domenica 29 marzo 2015

Pina amore & fantasia


Pina é nata é cresciuta a Molfetta ( in provincia di Bari ) e già questo la dice lunga.

Avete presente quelle persone che riescono a farvi ridere anche se vi stanno parlando
 dell'argomento più noioso del mondo ?!  Beh lei é così !

É una persona gioiosa, forse é un termine in disuso, ma non riesco a trovare una parola più giusta per descriverla. 

Starle  accanto é un vero piacere, il fatto che mi abbia permesso di entrare in casa sua  é stato per me un grande privilegio   ... La cucina é il suo regno, un regno  che  profuma  di burro e fiori freschi.

Appena  arrivata a casa sua, dopo appena due minuti ero già riuscita a distrarla e a farle sbagliare la dose delle uova per la crema, per metterle in subbuglio l'intera cucina invece c'é voluto qualche minuto  in più. Tira le tende, chiudi le tende, sposta il tavolo, sposta le sedie ... Riccardo intanto mi faceva da aiutante. 
E adesso come glielo dico  che nelle foto si vede solo qualche dettaglio  ?!!


 











  Scherzi a parte, tornata a casa, riguardando le foto ( di cui non sono mai pienamente soddisfatta, infatti ne ho salvate pochissime ) pensavo diverse cose :
Primo per fare le cose per bene ( in qualsiasi campo ) ci vuole calma e pazienza, Pina aveva preparato con cura tutti gli ingredienti, li mescolava seguendo passo dopo passo la ricetta, senza variazioni sul tema ( io le faccio sempre perché tendo ad essere parecchio frettolosa ) 

Per fare le cose per bene bisogna prendersi il giusto tempo, forse anche più di quello che serve ( io iinvece lavoro troppo di fantasia, di solito ci metto il triplo del tempo che avevo preventivato )

La frolla alla fine si è rotta , nonostante i mille accorgimenti, ma una volta ricoperta con la crema non si notava nemmeno.
Perché alla fine quello che ci fa inciampare rallenta solo un pochino il passo ...   non ci impedisce di raggiungere il nostro risultato.

A presto.

Grazia


sabato 21 marzo 2015

Autocontrollo. Il vestito che vorrei

Esiste una virtù tanto preziosa quanto irraggiungibile. Puoi chiamarla autocontrollo, padronanza di se  o forza di volontà.

Penso a lei come ad  un potere soprannaturale, immagino di lasciar aperta la finestra una sera d'estate e ritrovarla sulla sedia vicino al mio letto la mattina.
Immagino di indossarla come un vestito leggero,  lo lascio  scivolare sulla pelle e come per magia ho il pieno controllo della mia vita.

 " Di quello che pensi e fai quello che dici e sperimenterai quanto di più simile alla felicità possa provare un essere umano ... " l'ho letto tempo fa ... e non riesco più a togliermelo dalla testa.

Non so se vi é mai capitato di sentirvi come una pallina di un flipper : pensi una cosa, ne dici un'altra e poi ne fai un'altra ancora.

Rinunciare  ad una fetta di torta con doppio cioccolato   o completare tutti i lavori in sospeso che hai sulla tua scrivania alla fine non fa molta differenza, scegliere di vivere la vita che vorresti, beh questo si che è davvero importante ...






Quello di cui hai bisogno ha sempre lo stesso nome : forza di volontà

Ogni  piccolo  passo, in apparenza banale ci avvicina alla meta.
Felicità , serenità o equilibrio.
Dalle il nome che vuoi, il profumo che ami, il colore che sei ...
Ma non smettere di cercarla
Io mi considero una veterana : procedo lentamente ma con andatura regolare.

Ho percorso sentieri tortuosi e viali alberati, mi sono imbattuti in vicoli ciechi ma non per questo ho perso la  determinazione.

Il premio finale é troppo prezioso per rinunciarvi.




lunedì 16 marzo 2015

Due di quattro

Mi basta chiudere gli occhi per un attimo per rivederla.

Un caschetto biondo. Un sorriso così grande da illuminarle il volto. L'apparecchio per i denti che fa bella mostra di se.

La sorella numero due, quella che tanto avevo desiderato, dopo quasi 8 anni vissuti da figlia unica.
Lei era perfetta, così seria e meticolosa in tutto quello che faceva.
La guardavo pulire il suo strumento preferito: un filicorno  dal nome troppo difficile da pronunciare perfino per me, l'odore del cotone imbevuto di olio lucidante che con cui lo strofinava prima di riporlo nella custodia sotto il letto ... Gli spartiti in ordine nel raccoglitore.
La bambina che nessuno ha mai dovuto sgridare, che non chiedeva quasi mai l'aiuto dei grandi.
Aspettavo con ansia  di potermi  calare nella   parte della sorella maggiore, ma lei niente, sempre autonoma e indipendente affrontava ogni situazioni a modo suo, crescendo troppo in fretta sotto i miei occhi. 

Riapro gli occhi e la vedo arrivare da lontano. I capelli ora sono lunghi sulle spalle e un po' più chiari, la magrezza si è trasformata in leggerezza ed eleganza, le lentiggini sono  nascoste sotto un velo di trucco. 
Avanza con passo sicuro, come rapita da una visione, i suoi sogni sono  chiari all'orizzonte ,  riesce quasi a toccarli... In un attimo è già la.

Ti voglio bene sorellina . Non te l'ho mai detto. Lo faccio ora .